Passeggiando per i sentieri suggestivi della Val San Martino, al bivio di una delle tante cappellette dove riposavano i viandanti, ho sempre immaginato di poter incontrare un giorno Don Abbondio, con il suo animo abitudinario e la sua natura immobile.
Questo inizio di inverno 2014-2015 ricalca la descrizione metaforica che il Manzoni fa del curato più controverso della letteratura popolare italiana.
“Il nostro Abbondio ….. s'era accordo d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro»
L'avvio della stagione invernale manca infatti finora di coraggio, con le correnti fredde sovrastate dal mite respiro atlantico.
Era doveroso iniziare questo primo articolo dedicato all'analisi evolutiva della situazione meteorologica omaggiando il portale della Valle San Martino con uno dei capolavori della letteratura italiana che tanta ispirazione ha trovato in questa terra.
Volgendo ora lo sguardo a latitudini più elevate possiamo invece osservare i movimenti delle figure bariche che proprio in questi giorni stanno provando a delineare il tempo che ci accompagnerà durante le festività natalizie.
BREVE PREMESSA
Questo spazio non vuole essere una mera previsione meteorologica dettagliata su micro-scala e solo a breve termine quanto piuttosto cercherà di tracciare un tendenza il più possibile realistica dei movimenti atmosferici partendo dal comparto europeo fino alle varie implicazioni in sede mediterranea e locale.
In fondo si impara a conoscere la meteorologia solo osservandone gli sviluppi a livello emisferico e globale perchè le varie figure che influenzano il nostro clima si muovono in un grande equilibrio di forze che si impossessano di un continente o di un'area geografica particolare a seconda delle mosse che ognuna di loro mette in campo.
I modelli che userò in questi articoli per descrivere la situazione meteorologica e la sua possibile evoluzione sono i cosidetti GM (global model) elaborati dai principali centri di calcolo mondiali e consultabili gratuitamente in rete su vari siti, due dei quali: meteociel.fr e wetterzentrale.de .
L'affidabilità di questi modelli (semplificando) è alta entro le 72h, medio/bassa entro le 180h e bassa oltre tale soglia; nello specifico entro le 72h (sezione breve termine) è possibile basarsi su questi modelli per elaborare anche una previsione su scala locale (nazionale o regionale) e per farlo vengono estrapolati ulteriori calcoli con risoluzione molto più alta chiamati LAM (che mostrano parametri come quantità di pioggia, neve, umidità etcc.). Nella soglia tra le 72h e le 180h (sezione medio termine) le probabilità di previsione corretta decrescono e oltre le 180h (lungo termine) solitamente si parla di tendenza evolutiva dato che soprattutto su scala locale l'affidabilità previsionale diviene bassa.
Emanuele Felotti
Questo inizio di inverno 2014-2015 ricalca la descrizione metaforica che il Manzoni fa del curato più controverso della letteratura popolare italiana.
“Il nostro Abbondio ….. s'era accordo d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro»
L'avvio della stagione invernale manca infatti finora di coraggio, con le correnti fredde sovrastate dal mite respiro atlantico.
Era doveroso iniziare questo primo articolo dedicato all'analisi evolutiva della situazione meteorologica omaggiando il portale della Valle San Martino con uno dei capolavori della letteratura italiana che tanta ispirazione ha trovato in questa terra.
Volgendo ora lo sguardo a latitudini più elevate possiamo invece osservare i movimenti delle figure bariche che proprio in questi giorni stanno provando a delineare il tempo che ci accompagnerà durante le festività natalizie.
BREVE PREMESSA
Questo spazio non vuole essere una mera previsione meteorologica dettagliata su micro-scala e solo a breve termine quanto piuttosto cercherà di tracciare un tendenza il più possibile realistica dei movimenti atmosferici partendo dal comparto europeo fino alle varie implicazioni in sede mediterranea e locale.
In fondo si impara a conoscere la meteorologia solo osservandone gli sviluppi a livello emisferico e globale perchè le varie figure che influenzano il nostro clima si muovono in un grande equilibrio di forze che si impossessano di un continente o di un'area geografica particolare a seconda delle mosse che ognuna di loro mette in campo.
I modelli che userò in questi articoli per descrivere la situazione meteorologica e la sua possibile evoluzione sono i cosidetti GM (global model) elaborati dai principali centri di calcolo mondiali e consultabili gratuitamente in rete su vari siti, due dei quali: meteociel.fr e wetterzentrale.de .
L'affidabilità di questi modelli (semplificando) è alta entro le 72h, medio/bassa entro le 180h e bassa oltre tale soglia; nello specifico entro le 72h (sezione breve termine) è possibile basarsi su questi modelli per elaborare anche una previsione su scala locale (nazionale o regionale) e per farlo vengono estrapolati ulteriori calcoli con risoluzione molto più alta chiamati LAM (che mostrano parametri come quantità di pioggia, neve, umidità etcc.). Nella soglia tra le 72h e le 180h (sezione medio termine) le probabilità di previsione corretta decrescono e oltre le 180h (lungo termine) solitamente si parla di tendenza evolutiva dato che soprattutto su scala locale l'affidabilità previsionale diviene bassa.
Emanuele Felotti